Cropped,Image,Of,Beautiful,Young,People,In,Casual,Clothes,Using

Cosa fare quando non c’è nulla da fare?

Nel caos incessante della vita moderna, ci troviamo spesso alla ricerca di distrazioni per colmare ogni attimo di apparente inattività.

Tuttavia, secondo un recente studio pubblicato nel Creativity Research Journal potremmo, in questo modo, trascurare un prezioso tesoro nascosto nei “tempi morti”: la chiave per sbloccare la Creatività e favorire la Crescita Personale.

La ricerca affronta il connubio intrigante tra creatività e l’arte di sfruttare i momenti di pausa in modo più intenzionale ed efficace.
Si scopre che le menti creative manifestano una tendenza a utilizzare i momenti di inattività, consentendo alle loro idee di fluire liberamente con un livello inferiore di noia rispetto a coloro che tendono ad evitare tali momenti preziosi.

In un’epoca in cui le fugaci pause vengono spesso riempite istintivamente con l’estrazione del telefono cellulare o altre distrazioni digitali, sorge la domanda cruciale: questa frenesia costante potrebbe ostacolare la nostra capacità di pensare in profondità e in modo creativo?
Riflettiamo un attimo: se continuiamo a negare alla nostra mente i momenti di apparente inattività, quali potrebbero essere le conseguenze per la nostra creatività, la generazione di nuove idee e persino la nostra Evoluzione Personale?

Ecco perché i Professionisti Olistici e i Counselor, impegnati a promuovere uno stile di vita salutare, invitano a riconoscere il valore intrinseco di dedicare momenti di tranquillità alla nostra mente.
Questi istanti di calma consentono ai pensieri creativi di emergere e alle idee sopite di sbocciare in modi sorprendenti.

Dall’osservazione di un tramonto all’ascolto attento dei suoni della natura, passando magari per una breve meditazione, questi momenti possono rivelarsi autentici catalizzatori della nostra espressione creativa.
Riconoscere e abbracciare i momenti di silenzio diventa un atto di nutrimento della mente e dell’anima.

La prossima volta che ti trovi in uno di quei “tempi morti”, resisti all’impulso di afferrare il telefono, invece, concedi alla tua mente il dono prezioso dell’inattività consapevole.
Potresti scoprire che in quei momenti di tranquillità risiede la chiave per sbloccare la creatività interiore e per abbracciare un Percorso di Crescita Personale più profondo e significativo.

Condividi!
l-olismo-oggi-01

Perchè oggi l’Olismo è così importante

Il Mondo, gli esseri viventi su questo pianeta stanno attraversando un momento di grande “disagio” e confusione. E’ sotto gli occhi di tutti.
Ciò che serve per cambiare e migliorare questa condizione è lo sviluppo della Coscienza collettiva verso orizzonti di responsabilità e integrazione.
Per questa ragione, oggi, la visione integrata che propone l’Olismo riveste un ruolo determinante per il miglioramento della qualità di vita sul nostro pianeta.

Mi spiego meglio:
La Coscienza collettiva è l’insieme delle Coscienze individuali che interagiscono e si influenzano reciprocamente.
Per comprendere appieno questo concetto, è importante definire la Coscienza come la nostra capacità di percepire, comprendere e avere consapevolezza di noi stessi, degli altri e del mondo che ci circonda.

La Coscienza collettiva si basa sul principio che esista un’intelligenza o un campo energetico condiviso che collega tutte le Coscienze individuali all’interno di una determinata comunità, società o addirittura dell’intera umanità.
Questa concezione è stata esplorata in diverse tradizioni spirituali e filosofiche, nonché nelle moderne teorie scientifiche come la psicologia transpersonale e la teoria dei sistemi complessi.

L’evoluzione della Coscienza individuale è un prerequisito per lo sviluppo e l’espansione della Coscienza collettiva.
Ogni individuo, attraverso la sua esperienza, la sua riflessione e la sua crescita personale, può contribuire al progresso della Coscienza collettiva.

Quando un numero significativo di persone sviluppa una maggiore consapevolezza di sé e degli altri, ciò influisce sull’intero sistema collettivo, generando un effetto a cascata che promuove la consapevolezza, la compassione, l’empatia e la collaborazione.

Il motivo per cui la Coscienza collettiva si sviluppa attraverso l’evoluzione della Coscienza individuale è che il tessuto stesso della Coscienza collettiva è costituito dalle interazioni e dalle connessioni tra le singole Coscienze.

Ogni individuo è un nodo in questa rete interconnessa, e il modo in cui sviluppa la propria Coscienza e interagisce con gli altri ha un impatto sull’intero sistema.

Quando un individuo si impegna nel proprio percorso di crescita personale, sviluppando qualità come l’autenticità, la consapevolezza, la presenza, l’amore e la compassione, queste qualità si riversano nella Coscienza collettiva e ne influenzano la natura e la dinamica.

Allo stesso modo, quando più individui si uniscono in uno sforzo collettivo di trasformazione e crescita, l’impatto sulla Coscienza collettiva diventa ancora più potente e significativo.

Questo processo crea un circolo virtuoso in cui la crescita individuale nutre la Coscienza collettiva, che a sua volta sostiene e ispira l’evoluzione delle singole Coscienze.

Per questi motivi l’Olismo, che, attraverso la Visione integrata, afferma che tutti gli elementi di un sistema sono interconnessi e interdipendenti e che l’effetto di ogni parte sul sistema intero è significativo, oggi è di vitale importanza.

Purtroppo spesso l’Olismo è confuso con la New Age.
Sono due filosofie differenti, anche se hanno alcune similitudini.
Entrambi questi approcci promuovono la salute e il benessere, ma l’Olismo evita voli pindarici per concentrarsi sulla Presenza e sulla reale evoluzione della Coscienza con risultati riscontrabili concretamente nella vita di tutti i giorni.

Questa filosofia antica ed attualissima, sta trovando applicazione in molte discipline, come la biologia, la medicina, la fisica, la Psicologia.

Ad esempio, in biologia, l’Olismo sostiene che ogni ecosistema ha proprietà irriducibili che non possono essere spiegate separatamente.

L’Olismo ha anche implicazioni importanti per la comprensione della mente umana, in una visione in cui un dato comportamento non può essere spiegato solo con la comprensione dei meccanismi mentali, ma risente di implicazioni riguardanti anche il corpo e lo spirito.
Questa visione trova riscontro in molte correnti psicologiche quali per esempio la sistemica e la gestalt.

Anche la medicina olistica è un approccio che considera l’individuo come un sistema integrato di mente, corpo e spirito, e si concentra sulla prevenzione e il trattamento della malattia attraverso una visione globale della persona.
In questo approccio, i medici considerano non solo i sintomi fisici, ma anche le emozioni, i pensieri e lo spirito.

Le Persone stanno diventando sempre più consapevoli dell’importanza di un equilibrio tra mente, corpo e spirito per una vita sana e appagante.

Oggi, l’Olismo è un trend crescente in molte aree della vita riguardanti la salute, il benessere e la spiritualità.

Inoltre, la crescente attenzione per una vita più sostenibile ed equa sta portando anche a una maggiore sensibilizzazione sulla cura dell’ambiente, un altro aspetto importante dell’Olismo.

Per questo motivo, si è negli anni sviluppata e si sta sempre più affermando una figura professionale nota come Professionista Olistico, ovvero una persona che vive coerentemente questa filosofia e che è in grado di aiutare altri a migliorare la propria vita attraverso questa modalità di approcciare gli eventi.

Il Professionista olistico è un “Consulente per lo sviluppo della coscienza attraverso discipline integrate”:

un esperto del benessere e delle dinamiche relazionali che utilizza un approccio integrato per promuovere la salute fisica, mentale ed emotiva delle persone partendo dalla Presenza per sviluppare Consapevolezza ed evoluzione della Coscienza.

Un Professionista olistico può utilizzare diverse tecniche e strumenti per aiutare le persone a raggiungere un migliore equilibrio tra questi tre aspetti della vita.

Dallo Yoga, alla Meditazione, alla Consulenza Relazionale, alla Cristalloterapia al Reiki sono innumerevoli le discipline che hanno come fine lo sviluppo della Coscienza.

Il Principio è comunque che la “salute” di un individuo dipende dall’equilibrio tra corpo, mente e spirito.

Qualunque disciplina usi un Professionista Olistico la Competenza che non può mancare è quindi la “visione integrata”.

Come detto precedentemente, questa competenza si riferisce alla capacità di considerare un sistema nella sua interezza, piuttosto che analizzarlo in modo frammentario.

L’obiettivo principale della visione integrata è quello di superare le limitazioni delle prospettive parziali, consentendo una migliore comprensione del contesto e delle interrelazioni tra le diverse componenti di un sistema.

In atre parole la capacità di riconoscere come le diverse sfere della vita siano interconnesse e cercare di equilibrare queste sfere per migliorare il benessere generale.

Questo è il momento di rispondere alla richiesta di molte Persone che non accontentandosi più delle risposte delle religioni ufficiali, della medicina allopatica, o delle compensazioni offerte dalla società moderna cercano in loro stessi, nella profondità del proprio Sé, il modo di migliorare la propria esistenza.

Condividi!
Banner - sito - 2

10 cose che fanno la differenza

È veramente triste e preoccupante vedere troppe Persone morire prematuramente, sprecando il dono prezioso della vita senza piena Consapevolezza e Apprezzamento per ciò che potrebbe essere un’Esistenza più piena e significativa.
Questo genere di vita, in cui le Persone si sentono intrappolate o mancano di vera gioia e scopo, può essere paragonato a una sorta di “morte interiore”.

Per invertire questa tendenza e dare significato alle nostre vite, è importante adottare un approccio più Consapevole.
Ecco alcuni  spunti per raggiungere una vita più piena:

  • Autocoscienza: prendersi il tempo per riflettere su chi siamo veramente, quali sono i nostri valori e obiettivi nella vita, ci aiuta a trovare un senso di direzione e scopo.
  • Apprezzamento: imparare a riconoscere e apprezzare le piccole gioie e le bellezze che ci circondano, anche nelle situazioni difficili, ci permette di trovare gratitudine nella nostra esistenza quotidiana.
  • Coltivare relazioni significative: le relazioni con gli altri possono essere fonte di grande gioia e supporto. Investire nel legame con le Persone care ci arricchisce emotivamente e ci fa sentire più connessi.
  • Crescita personale: impegnarsi nel miglioramento di sé stessi, sia a livello personale che professionale, ci consente di sviluppare nuove competenze e di raggiungere traguardi che ci soddisfano.
  • Vivere nel presente: essere Consapevoli del momento presente e delle esperienze che stiamo vivendo ci permette di godere pienamente delle piccole gioie di ogni giorno.
  • Contribuire al benessere di Altri: supporto o atti di gentilezza verso gli Altri possono dare un senso di scopo e realizzazione.
  • Affrontare le paure: superare le paure e le limitazioni ci permette di vivere una vita più autentica e significativa.
  • Bilanciare lavoro e vita privata: prestare attenzione al proprio benessere emotivo ed evitare di diventare schiavi del lavoro ci aiuta a vivere una vita più equilibrata.
  • Abbracciare l’imperfezione: accettare che siamo imperfetti e che la vita ha alti e bassi ci libera dalla ricerca ossessiva della perfezione e ci permette di essere più compassionevoli e gentili con noi stessi.
  • Riconoscere il potere delle scelte: ogni giorno abbiamo la possibilità di fare scelte che ci avvicinano o ci allontanano da una vita significativa. Prendere decisioni consapevoli ci aiuta a creare un futuro più gratificante.

Non esiste una formula universale per raggiungere una vita Piena e Consapevole, ma riflettere su questi aspetti può aiutare a dare un significato più profondo all’Esistenza.

Condividi!
il-senso-di-colpa-non-esiste-01

Lo sapevi che il Senso di Colpa non esiste

Il senso di colpa è un’emozione complessa che può avere molte cause e manifestazioni.
Spesso si accompagna a una sensazione di pesantezza emotiva, che può manifestarsi in vari modi, come ansia, tristezza, vergogna o rimorso.

Sebbene sia importante riconoscere i propri errori e fare ammenda quando necessario, è altrettanto importante imparare a gestire il senso di colpa in modo sano ed equilibrato.

Potremo dire che il senso di colpa è un inganno della mente.

In realtà non esiste, in quanto, se ho fatto davvero un errore, una mancanza allora avrò una reale colpa di cui dovrò assumermi la responsabilità, non sarà quindi un senso di colpa, ma una vera colpa.
Se però non ho fatto nulla di sbagliato allora il senso di colpa è una trappola della mente.

Ci sono molti motivi per cui succede di provare senso di colpa.

In alcuni casi, può essere il risultato di un conflitto interiore tra i propri valori e comportamenti.
Ad esempio, una Persona può sentirsi in colpa per aver fatto qualcosa che va contro i propri principi o la prorpia idea di come dovrebbero andare le cose.
In altri casi, il senso di colpa può essere causato da ideali irrealistici o autoimposti, o da pressioni esterne come le aspettative della società, della famiglia o dei colleghi.


Quando non c’è colpa, ma ci si percepisce comunque sbagliati è importante esaminare i propri pensieri e valutare se il senso di colpa sia giustificato o se è una reazione esagerata o irrazionale.

In molti casi, il senso di colpa può essere il risultato di un’auto-critica eccessiva e spesso si può ridimensionare la gravità di quanto accaduto.

Un’altra strategia utile a gestire il senso di colpa in modo più equilibrato e positivo è quella di adottare un atteggiamento più compassionevole nei confronti di se stessi: anziché auto-criticarsi o auto-punirsi, ricordarsi che gli errori sono umani e che il processo di apprendimento comporta inevitabilmente degli sbagli e dei tentativi.

Condividi!
emozioni-d-autunno-01

Motivi per frequentare l’Accademia di Tara

Possono esserci molte motivazioni per salire nelle colline di Vicoforte e
 venire ad incontrarci qui, all’Accademia di Tara.

Molte Persone si rivolgono a noi per i Percorsi di Formazione Professionalizzanti, per diventare Professionisti Olistici, Counselor Relazionali o life Coach oppure ancora per frequentare iCorsi di Specializzazione Olistica.

Altre riconoscono il grande valore aggiunto di fare Meditazione ed Esercizi di Presenza a contatto della splendida Natura in cui è sita l’Accademia.

In questo periodo storico, così destabilizzante, dove tutti siamo messi a dura prova, dove nulla sembra essere più certo o definibile nel futuro, dove l’incertezza che emerge nel nostro vivere quotidiano diventa
compagna dei nostri pensieri, delle nostre attività lavorative e relazionali molti altri motivi possono spingerti a venire a trovarci:
una Consulenza Relazionale con un Professionista Olistico dell’Accademia può essere utile per attraversare momenti in cui ti senti  disorientato, spaventato, in balia di eventi troppo grandi e spesso incomprensibili.


Per accompagnarti a vedere la situazione con nuove prospettive, in modo che tu riprenda in mano la tua vita.

A volte sono cose veramente concrete, come ricominciare ad uscire di casa dopo un lungo periodo di isolamento, quando sembra mancare l’aria, le gambe e allo stesso tempo si nutrono nella mente pensieri di avversione o attaccamento all’idea di come dovrebbero essere le cose.

Puoi sentire il desiderio di fare una scelta che va lontana da ciò che vorrebbero le Persone più vicine a te.

Se hai molto sovente assecondato le decisioni degli altri, forse fare qualcosa di diverso, può  innescare un doloroso senso di colpa, di inadeguatezza,  il timore di far soffrire chi ami.

E’ allora necessario essere ben radicati e sereni per sostenere se stessi a fare qualcosa di nuovo.

Può succedere di avvertire l’angoscia di non essere più amati: una sensazione che arriva da lontano, ma che è qui adesso, ben decisa a farsi ascoltare.

A volte è il pensiero ricorrente di non essere nel posto giusto, che fa arrivare le Persone qui a Tara: un vuoto che non si riesce a colmare, che sembra una voragine, nonostante tutto apparentemente funzioni, nonostante ci si senta dire che va tutto bene così.

Chi ci chiama, spesso ha semplicemente il bisogno di fare un punto della situazione: di rendersi conto finalmente, delle proprie risorse e capacità, dei sogni lasciati indietro, magari per far spazio alle esigenze di chi ama.

Ad altri serve un tempo di ascolto per esprimere a parole pensieri, o raccontare  vissuti che non ha mai condiviso prima con un altro essere umano, forse neanche con se stesso.

Il Consulente Relazionale dell’Accademia di Tara è come un Arciere con tante frecce nella sua faretra.

Possiamo offrirti un nuovo punto di vista, sostenerti nel fare quel passo indietro che ti permetta di osservare con una maggiore ampiezza una situazione complicata.
Un momento di sospensione di giudizio, dove lasciare emergere semplicemente i tuoi desideri.
Farti sostare in quell’emozione che parte dal tuo cuore, diventa una percezione nel corpo, per espandersi come intuizione nella mente.


Sostenerti nel ritrovare quell’autenticità che manifestandosi, ogni giorno, nelle tue relazioni le rende nutrienti.

Le situazioni che ci si presentano hanno aspetti sempre diversi.

Gli Strumenti che abbiamo a disposizione sono semplici, affidabili, derivati da lunghi processi di Formazione e Introspezione e comunque  in continua evoluzione e aggiornamento.

Si lavora con dati oggettivi, reali, per arrivare a mettere in campo il primo grande cambiamento: la Consapevolezza di Sé e lo sviluppo di quelle infinite risorse che ognuno di noi ha dentro da sempre.

Accade allora, attraverso un momento di ascolto di se stessi o di una parola detta o sentita, che arrivi alla Coscienza qualcosa di mai immaginato prima.
Accade, attraverso il raccontarsi, attraverso i silenzi, attraverso un contatto relazionale autentico, con il grande aiuto della Natura, che ci si permetta finalmente di essere semplicemente ciò che siamo.

Accade ogni giorno in Accademia e fa si che, a piccoli passi, la vita sia sempre più una meravigliosa avventura.

Condividi!
le-tecniche-di-meditazione-01

Le Tecniche di Meditazione

Meditazione è una parola che arriva dal latino meditatio, ovvero “riflessione”. Questo termine però non chiarisce a fondo il concetto di Meditazione.

Si tratta in pratica di portare l’attenzione nel momento presente, al respiro e alle percezioni corporee con un atteggiamento di sospensione di giudizio e di accettazione di quello che succede. 
La Meditazione è in sostanza un metodo per conoscersi a fondo e lavorare con se stessi che può generare uno stato di profonda pace interiore quando la mente è calma e silenziosa.

La Meditazione non è una pratica religiosa: sebbene venga impiegata da millenni in diversi rituali religiosi e sia affine alla preghiera sotto molti aspetti, la meditazione nasce molto prima delle religioni, e la pratica meditativa in sé non è collegata in alcun modo ai rituali sacri. L’unico punto in comune è la possibile riscoperta della propria spiritualità.
La Meditazione non è un mezzo per indurre visioni mistiche e non va praticata aspettandosi effetti speciali, qualunque aspettativa rende vana il tentativo di meditare.
La Meditazione può essere usata come una semplice tecnica di rilassamento o come un mezzo profondo per la crescita della consapevolezza, come una forma di cura di sé.

I benefici della meditazione sono ormai noti ed esistono letterature corpose e solide evidenze scientifiche.
La National Library of Medicine, creata dal governo federale degli Stati Uniti d’America, è la più grande biblioteca medica del mondo e accoglie moltissimi studi pubblicati sulle riviste medico-scientifiche che trattano dei vantaggi derivanti dal praticare la Meditazione e quanto la Meditazione possa aiutare a ripristinare uno stato di benessere e di equilibrio.

Le differenze fra le tecniche meditative esistenti e gli scopi del meditare sono davvero molte: dalle tradizionali tecniche orientali alle più moderne Meditazioni Dinamiche, alle visualizzazioni.
Nella Formazione Ulisse vengono proposte diverse tecniche in modo tale che la persona possa trovare quella più adatta a raggiungere quello stato di coscienza chiamato Meditazione.


Ci piace ricordare che la Meditazione non si può ”fare”, si possono fare molte Tecniche di Meditazione, ma la Meditazione accade e accade per ognuno con sensazioni e stati d’animo diversi spesso difficilmente descrivibili a parole.

Condividi!
meraviglia-01

Meraviglia

Vi invito a scrivere della Meraviglia, perché questa parola ha in se la fiducia, l’assenza di paura, la scoperta del nuovo e la sorpresa.

La Meraviglia ci riporta alla spontaneità dei bambini, al loro disarmante sguardo sul mondo, alla gioia più semplice.
È proprio partendo da questa emozione che possiamo imparare, ad usare la mente in modo diverso, in un modo meno abituale, ma più spontaneo e creativo.

La meraviglia ha a che fare con la meditazione, quando incontriamo in noi stessi, uno spazio di pace vibrante.
La meraviglia ha a che fare con la visualizzazione, quando lasciamo che la mente disegni i colori e le forme di un nuovo mondo.
La meraviglia ha a che fare con la preghiera, quando teniamo nel cuore le persone che amiamo, immaginandole, felici di essere se stesse e ci accorgiamo che accade.
La meraviglia ha a che fare con il pensiero, perché partendo da un pensiero la portiamo negli occhi e la sentiamo nel cuore.
La meraviglia ha a che fare con il gioco, perché giocando trasformiamo ogni piccola curiosità, in energia travolgente.

La meraviglia ha a che fare con la Consapevolezza, quella che ci serve per scegliere, di essere ogni giorno, nella vita, con Meraviglia.

Condividi!
Il Lamento

Il Lamento

Una delle esperienze più interessanti che ho sperimentato nei primi tempi della ricerca personale è stata quella di portare attenzione al lamento.
Usiamo il lamento già dai primi momenti, ci aiuta ad esprimere ciò che ci infastidisce ed è assolutamente funzionale per palesare le prime emozioni che incontriamo nel grande spettacolo della Vita.
Vivo una esperienza e se non mi piace, attraverso il lamento, imparo che molte volte altri si attivano per cambiarla. Imparo presto che se ho freddo, fame, sonno, sono stanca, sono annoiata, sono arrabbiata, sono qualsiasi cosa i miei sensi e le mie emozioni, mi portino a riconoscere di me, se mi lamento qualcosa accade.

lo sviluppo della consapevolezza mi darà altri strumenti per cambiare una situazione: esprimo il giudizio, una opinione, scelgo, rimedio, riformulo, ripropongo, trasformo e ottengo i cambiamenti necessari a rendere più autentico il mio modo di essere, a farmi sentire più integro.

Diverso è quando il lamento diventa un modo di essere, di presentarsi al mondo, un atteggiamento, una abitudine, in quel momento il lamento diventa disfunzionale e limitante.
Ecco che incomincio a relazionarmi troppo spesso attraverso di esso, ricalcando ogni aspetto della vita, divento giudicante, risucchiata e quasi posseduta da un modo di interpretare le cose che accadono, con un tipico “mugugno” che mi pervade e toglie energia a me e inevitabilmente a chi ho vicino.
Il lamento diventa presto una forma di pensiero che colora le mie scelte, le limita, mi trattiene nella paura, mi fa sentire e riconoscere come vittima di qualcosa o di qualcuno.
Il lamento, anche se non verbalizzato, esiste spesso sullo sfondo come un’ombra, pronto a togliere vitalità, limitando quella frequenza necessaria a trasformare i nostri sogni in Realtà

Come uscire da tutto questo?
E’ importante riconoscere il lamento in ogni sfumatura e frequenza, ricorrere all’osservatore interno che intervenendo riaccende la luce della consapevolezza.
Attraverso l’ascolto di noi stessi e l’atto di volontà necessario ad ogni cambiamento, in un atteggiamento di gratitudine e amore per la Vita, cominciare ad osservare i nostri pensieri, senza giudizio.
Provando l’esperienza del non lamento, avremo a disposizione un’energia rinnovata e trasformatrice che ci permetterà di vivere da interpreti principali il magico spettacolo che amo chiamare Vita.

Condividi!
Naturopatia

Il Processo di Crescita Personale

Quando si parla di “Crescita Personale”, “Sviluppo della Coscienza e della Consapevolezza” si descrive un processo che, attraverso diversi stadi, permette alla persona di dare un senso all’ Esistenza, di affrontare gli eventi del quotidiano con minor fatica e di realizzare il proprio potenziale umano.

Attraverso questo processo si diventa gradualmente responsabili, integri in un’ottica di completezza.

Si diventa sensibili ai messaggi trasmessi attraverso il corpo dalle percezioni e dalle sensazioni, senza trascurare gli aspetti cognitivi delle varie situazioni, ci si orienta con maggior sicurezza e serenità negli accadimenti della vita.
Ci si apre alla relazione, alla capacità di accogliere il diverso da sé, l’imprevisto, il cambiamento come parti del progetto della nostra vita, a volte misterioso, a volte difficile, o miracoloso del quale siamo comunque co-creatori.

Si incontra una qualità di Amore slegato dal bisogno, dalla dipendenza, dal giudizio e dal possesso, ma ricco di passione, radicamento e gratitudine.

Diventa così più facile e frequente abitare quello spazio interiore definito “Se”. Questa è una zona dove impariamo a scegliere i pensieri che vogliamo pensare, vivere emozioni intense senza paura, affrontare gli eventi della vita con atteggiamento positivo, non soffrire per sensi di colpa, avere più Calma ed Energia. In una parola Essere Integri.

Come abbiamo detto l’evoluzione della Coscienza è un processo, un percorso che prevede diverse tappe, percorribili per ognuno con tempi differenti.
Ogni tappa ci condurrà ad un diverso stato di coscienza che sarà rivisitato e aggiornato costantemente durante il nostro percorso di vita.

Il punto di partenza di questo viaggio che abbiamo chiamato “Crescita Personale” è lo stato di coscienza ordinario, quella situazione in cui si ha poca o nessuna consapevolezza di se stessi e si è pressoché completamente proiettati all’esterno.
E’ uno stato di separazione: noi ed il mondo.
Gli altri rappresentano l’elemento a cui spesso dare la colpa di ciò che ci accade.
La mente è la nostra padrona, contiene tutte quelle idee fisse e stereotipate che ci permettono comunque di camminare faticosamente nella nostra vita.
Il passato ingombra sempre, o molto spesso, il presente ed il futuro.
Ci consolano i beni materiali anche se per poco tempo.
Le emozioni ci disturbano, sovente ne abbiamo paura e comunque poca percezione.
Viviamo in funzione degli altri, cercando amore e riconoscimento ma quando arriva non ne sentiamo il nutrimento.
Potremmo continuare per ore a descrivere le situazioni disfunzionali che caratterizzano lo stato di coscienza ordinario, ma riassumiamo dicendo che in questa situazione la Vita ci scorre accanto come un film di cui non siamo registi, ma solo attori o comparse.

A questo punto può nascere in noi il dubbio che la Vita non sia proprio così.
Abbiamo sentito parlare di “Spiritualità” ed allora, ancora con il nostro solito approccio “sono fatto così”, ci rivolgiamo alle innumerevoli offerte che troviamo su internet (non molto tempo fa avremmo dovuto raggiungere almeno un Monastero) per capire.
Se siamo attenti, fortunati, o semplicemente pronti, incontreremo persone che con i più disparati approcci, metodi, o tecniche, per prima cosa ci diranno che non c’è nulla da capire ma molto da comprendere, cioè da far scendere nella esperienza corporea ed emozionale.

Per motivi puramente didattici dividiamo questo processo in varie Fasi ben sapendo che esse sono solo in parte propedeutiche e che spesso ci ritroveremo a passare, anche in un solo giorno, da una all’altra fase.

1)   Fase dell’osservazione
il Percorso di “Crescita Personale” inizia con il Processo di osservazione: attraverso le tante tecniche di Meditazione, lo Yoga, lo Shiatsu, e altre mille discipline antiche e moderne atte a generare rilassamento ed a sviluppare l’attenzione e l’ascolto impariamo che noi non siamo i nostri pensieri, o le nostre emozioni, che la nostra mente è importante, ma non è l’unica bussola con cui navigare nella vita, che possiamo fidarci delle nostre percezioni e sensazioni.

Gradualmente riconosciamo le nostre necessità, i nostri diritti umani, i nostri desideri e sogni, e identifichiamo ciò che ci ha allontanato da tutto questo.
Inizia così a svilupparsi dentro di noi quello che definiamo il Testimone, un osservatore attento, non giudicante, fenomenologico, accogliente che permette l’inizio del Processo di disidentificazione.

2)    Fase della disidentificazione e della integrazione
In questa fase, gradualmente e a volte con difficoltà, lasciamo andare quelle che sono le nostre idee fisse su come dovrebbero andare le cose, il giudizio nostro e altrui, gli introietti con cui siamo stati allevati e favoriamo il processo di integrazione.
Comprendiamo che la vita non è come dovrebbe essere. E’ quella che è. Il modo in cui la si affronta fa la differenza.
Rivisitando la nostra storia personale da un punto di vista nuovo, diventiamo capaci di accogliere anche quelle parti di noi che non ci piacciono troppo, di accettare il passato per quello che è stato sapendo che il presente ed il futuro possono essere altra cosa.
Sono le fasi in cui incontriamo la paura, la confusione e la destabilizzazione e le resistenze.
Per attraversarla si richiede coraggio e determinazione.
Di grande aiuto, in questo frangente è il percorrere questa fase in compagnia di altre persone con il medesimo intento: il Gruppo, un posto sicuro dove condividere e contemporaneamente insegnare e imparare.
In un’ottica di attraversamento della propria ed altrui esperienza il rispecchiamento diviene condivisione formativa.

3)   Fase della accettazione
Le precedenti fasi sfociano nel processo di accettazione, quella situazione in cui può avvenire il perdono e la pacificazione con i nostri vissuti.
E’ questa una fase di graduale riconoscimento della nostra storia personale come unica, alla quale dare il valore che le spetta.
Usciamo finalmente dal ruolo di vittima per entrare in quello di protagonisti.

4)   Fase della Consapevolezza
Raggiunto questo stato di equilibrio inizia la fase dello sviluppo della Consapevolezza.
Liberati dai nostri preconcetti entriamo in nuove esperienze con curiosità, creatività, sostenuti da una presenza costante.
La nostra qualità di Amore è cambiata: proviamo Amore per l’essere che siamo, sappiamo riconoscere nel prossimo, con misericordia, (letteralmente ricordandoci delle nostre miserie) parti di noi.
E’ ciò che ci induce ad essere meno giudicanti, più comprensivi.
La consapevolezza di chi siamo fa si che i nostri confini siano chiari, ben identificati, ma flessibili, adattabili alle mutevoli situazioni.
Ci è chiaro il concetto di responsabilità.
Riconosciamo i nostri talenti e le nostre fragilità, sappiamo di poter cadere, ma siamo in grado di rialzarci più velocemente.
Conosciamo gli effetti della paura e siamo in grado di scegliere di stare nella fiducia.
Il nostro stile di vita è diventato semplice, sobrio e nel contempo ricco;  spesso ci sentiamo pieni di gratitudine.
Tutto questo, con buona probabilità, genererà buone relazioni con noi stessi, con il prossimo e con tutto il Sistema che ci circonda.

5) Fase di consolidamento della Consapevolezza
Il Processo di consolidamento della consapevolezza dura per tutta la vita, ci saranno sempre prove per permetterci di vedere quando perdiamo il nostro centro e ci accorgeremo di quando serve un respiro profondo per ritrovare la nostra integrità e coerenza.

6) Fase dell’irradiazione
A questo punto è possibile nasca in noi il desiderio di irradiare attorno a noi quella “luce” che sentiamo di avere dentro: entriamo nella fase della comunicazione.
Desideriamo trasmettere ad altri lo stato di benessere che viviamo e potremo scegliere di farlo in infiniti modi: con i nostri lavori, con la nostra arte, con il metterci al sevizio di un disegno globale di sviluppo ed evoluzione della coscienza collettiva.
Di solito, sentita questa pulsione, inizia una ricerca che può sfociare in un progetto formativo: che sia un Corso o un’esperienza, si attiva in ogni caso la volontà (ed anche la necessità) di apprendere modalità adatte allo scopo.

7) Fase della trascendenza
E’ una fase che in qualche momento tutti raggiungiamo, di fronte ad uno spettacolo della natura, quando siamo artefici o testimoni di un gesto estremo, eroico, un evento inaspettato, un orgasmo…
Quando si è ampliata e sviluppata la Coscienza e la Consapevolezza questo stato dell’essere è più facilmente raggiungibile e la sua comparsa è più frequente.
Le parole non sono adatte ad esprimere questi attimi diremo soltanto che è la semplice sperimentazione dell’Essere, l’esperienza del Tutto.

Vibriamo in sintonia con l’esistenza e quanto espresso da Albert Einstein ci appare chiaro:
“Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. “Sintonizzati” alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà.
Non c’è altra via. Questa non è Filosofia, questa è Fisica.”

La spiritualità non è un modo di essere, è un modo di camminare.

Condividi!